Massimo Pistoia e Paolo Casacci
Il costante aumento della cronicità e dell’onere sui servizi sanitari richiede lo sviluppo di un nuovo modello socio-sanitario, in grado di superare quello attuale, incentrato principalmente sulla cura di malattie con insorgenza inattesa e improvvisa, di durata limitata, e finalizzato al ripristino dello stato di salute iniziale. La cronicità, invece, è caratterizzata da manifestazioni lente, graduale peggioramento e notevole complessità di trattamento, con significative implicazioni sociali e socio-assistenziali. A questo proposito, nello scenario italiano, sia il Ministero della Salute che la Regione Puglia hanno individuato il modello di riferimento per l’integrazione tra ospedale e assistenza territoriale. In Puglia, in particolare, l’Azienda sanitaria locale di Brindisi ha già avviato la sperimentazione di programmi di integrazione ospedale-comunitario e ha manifestato interesse ad utilizzare le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) per favorire l’integrazione ospedale-territorio. Tale integrazione richiede dati e informazioni provenienti da sensori ad hoc per monitorare lo stato di salute del paziente e anticiparne il peggioramento. Con specifico riferimento all’ambito di intervento del progetto ReSPIRO, l’insufficienza respiratoria riveste particolare importanza. La condizione patologica che caratterizza questa cronicità è la ridotta efficienza della funzione respiratoria: il polmone non è in grado di garantire un’adeguata ossigenazione del sangue arterioso e/o non è in grado di impedire la ritenzione di CO2.